Posts Tagged ‘incentivi’

“MANI BUCATE” La differenza “solare” tra Germania e Italia

6 febbraio 2012

Prendo in prestito da Libertiamo questo articolo scritto da Giovanni Boggero. Spiega che la Germania vuole tagliare i sussidi pubblici all’energia eolica. Da leggere tutto facendo particolare attenzione ad un numero: 8 miliardi. E’ questo è costato ai tedeschi aiutare i propri produttori solari. Una cifra spaventosa, è vero, ma c’è una differenza con l’Italia. Anche noi, infatti sussidiamo l’energia solare, ma, a differenza della Germania, non siamo stati capaci, a causa del meccanismo di concessione dei sussidi,  di creare una filiera industriale attorno ai pannelli e così finisce che compriamo quelli fabbricati in Germania e in Asia. Ecco perchè, anche se la Germania riducesse gli incentivi, i danni all’industria “solare” tedesca sarebbero meno devastanti di quello che preconizzano i Verdi. Perchè tanto i loro pannelli, li compriamo noi. (more…)

“MANI BUCATE” Elettricità: il governo alza a 7 miliardi gli incentivi agli industriali “verdi” non fotovoltaici. Contenti?

13 gennaio 2012

Entro giugno si terrà la prima asta per l’assegnazione
degli incentivi agli impianti rinnovabili non fotovoltaici superiori a 5 MW di potenza. Lo scopo è quello di incentivare dal 2013 al 2015 circa 1.850 MW
 di 
energia eolica a terra, 680 MW di offshore (ora in Italia non esiste un solo impianto offshore, nonostante i tanti tentativi di costruirne uno), 150 MW di idroelettrico, 60 MW di
geotermico e 180 MW di biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili. (more…)

“MANI BUCATE” Conti (Enel): gli incentivi al solare costano 140 miliardi e servono per comprare pannelli cinesi (e il Pd risponde)

30 ottobre 2011

Clamoroso: l’amministratore delegato dell’Enel si scaglia contro i sussidi alla produzione di energia elettrica fotovoltaica dei quali una sua società, la Enel Green Power, è tra le maggiori beneficiarie italiane (ma incassa sussidi anche all’estero), come scrivo nel mio libro “Mani bucate” dove, per la prima volta, faccio l’elenco delle imprese beneficiarie (Edison, A2A, Acea, eccetera) e il relativo importo incassato. (more…)

“MANTENUTI” Per Il Sole 24Ore (e la Marcegaglia) le imprese incassano solo 3 miliardi l’anno. Falso.

26 ottobre 2011

Fabrizio Forquet sul Sole 24Ore di oggi smentisce “Mani Bucate”. Nel mio libro io ho stimato in circa 30 miliardi i soldi che ogni anno vengono travasati dalle casse pubbliche ai portafogli delle imprese private. Forquet dice, invece, che sono 3, appena poco di più di quanto aveva detto il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, all’uscita del libro: 2,5. Andando avanti di 500mila in 500mila, forse tra qualche anno riusciranno a raggiungere la cifra giusta o, per lo meno, quella che si avvicina di più alla realtà. E la realtà è che centinaia di migliaia di aziende private ogni anno ricevono soldi pubblici. Sono, insomma, mantenute dallo Stato. E per la prima volta “Mani Bucate” fa i nomi.
Affermare che i fondi pubblici che lo Stato versa alle imprese sotto forma di aiuti, incentivi, sgravi e le mille forme che la legislazione si è inventata per mantenerle ammontano ad appena 2,5 miliardi o 3 miliardi lo ritengo un’offesa alla mia intelligenza e una presa in giro degli italiani che alimentano questi trasferimenti con le loro tasse.
Forquet afferma che “la Ragioneria li (i trasferimenti, ndr) stima in 72 miliardi. Quelli effettivamente erogati alle imprese industriali (parametri Ue) si fermano a 3 miliardi”. Beh, non ho idea da dove vengano questi numeri. Io, che li ho compulsati per due anni non mi ci sono mai imbattuto. Soprattutto i 72 miliardi non si capisce a quale periodo di tempo fa riferimento (10 anni?, mah…). I soldi provenienti dai fondi europei consegnati alle imprese nel 2008 ammontano a 4,3 miliardi di euro (Fonte: Ministero dello Sviluppo economico), saliti, secondo mie ricerche mai smentite, a 9,5 miliardi nel 2009 (ho scritto questo numero in un articolo su Panorama provocando le ire del ministero dello Sviluppo che però si è ben quardato dalò rettificarlo). Per il 2010, purtroppo, non si hanno numeri ma possiamo ipotizzare che non siano calati di molto.
Ma i soldi provenienti dai fondi europei sono una parte perfino trascurabile del tutto perché il resto dei trasferimenti avviene a valere sulle disponibilità nazionali, delle amministrazioni locali e dei cittadini. In “Mani Bucate” i conteggi sono fatti in modo piuttosto preciso, ma forse qualche anticipazione vale la pena farla. Ad esempio: come mai (nemmeno il Sole 24Ore) conteggia tra gli aiuti di Stato i 6 miliardi che, secondo l’Authority per l’energia, quest’anno gli italiani verseranno alle imprese che producono energia verde? E i circa 400 milioni del Fondo Unico per lo Spettacolo? E i 250 milioni circa all’editoria? E…

“MANI BUCATE” Miccichè minaccia di far cadere il governo se taglia gli incentivi al fotovoltaico

20 ottobre 2011

Vi vorrei tradurre il messaggio che il leader di Forza del Sud Gianfranco Miccichè ha lanciato al governo nell’intervista di questa mattina al Corriere della Sera. Perché, a leggerla bene, si scopre che il suo partito minaccia di far cadere il governo su una questione di incentivi pubblici alle imprese private.
Come si sa, l’Italia è il paese che incentiva più di qualsiasi altro la produzione di energia elettrica verde. Non esiste, cioè, una sola nazione al mondo che dia alle società produttrici così tanti soldi come noi. L’Authority per l’energia ha calcolato che nel 2011 dalle bollette degli italiani saranno prelevati, nel 2011, qualcosa come 6 miliardi di euro che andranno a ingrassare i bilanci delle aziende private. Un’enormità scandalosa, tanto che ai sussidi alla produzione di energia verde ho dedicato uno dei capitoli più incredibili di “Mani Bucate” (Chiarelettere), la prima inchiesta sugli aiuti pubblici alle imprese private.
Tra i tanti metodi di produzione di energia verde uno dei più incentivati è il fotovoltaico, cioè la produzione di energia elettrica dal sole. Ovviamente un’ora di sole al nord produce tanta elettricità quanta un’ora di sole al Sud, ma c’è una differenza: al sud c’è più sole che al nord quindi lo stesso pannello fotovoltaico installato a sud è più redditizzio dello stesso pannello installato al nord.
Nel decreto sviluppo si prevede (ma sono indiscrezioni) di abbassare le tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici del Mezzogiorno perché ce n’è meno bisogno, visto che c’è più sole. Questo meccanismo si chiama “perequazione”. Ed è quella che non solo le società e le associazioni non vogliono, ma che ha convinto Miccichè a lanciare un ultimatum al governo. “Consentiremo una perequazione con il nord solo quando il nostro Pil sarà più alto”, ha detto. Che è un modo per dire che di abbassare gli incentivi pubblici non se ne parla nemmeno. Però quegli incentivi, è bene ribadirlo, non vengono dallle casse dello Stato, ma vengono prelevati direttamente dalle bollette di tutti gli italiani. Sono gli italiani, ogni volta che pagano la fattura dell’energia elettrica, a versare soldi alle imprese private, del Nord e del Sud. Ed è Miccichè che non vuole una riduzione del prelievo di soldi dalle tasche degli italiani.
Bisognerà ricordarsene la prossima volta che il leader di Forza del Sud si lamenterà che gli italiani non arrivano alla fine del mese.