Cesare Romiti è stato presidente e amministratore delegato della Fiat dal 1997 al 1999. Nel corso dell’ultima puntata di Ballarò si è profuso in una lunga serie di accuse e di critiche verso l’Italia. Un po’ innervosito, Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, lo ha accusato di aver incassato soldi pubblici da quello stesso Paese che stava in quel momento criticando con tanta foga. All’accusa, Romiti ha glissato con un evidente imbarazzo, come dire: “Parliamo di cose serie….”. Purtroppo nessuno, nel salotto di Floris, ha voluto andare fino in fondo sulla questione degli aiuti di Stato finiti nelle casse del Lingotto. La mia impressione è che parlare di sussidi è poco elegante quando si ha a che fare con sedicenti liberali che accusano tutto il restro del Paese di essere troppo “corporativo”.
Questo è l’antefatto che mi ha convinto che era necessario avviare una nuova rubrica sul mio blog che ho intitolato: “Fiat, un sussidio al giorno”. Ogni giorno (compatibilmente con il tempo a disposizione) pubblico un aiuto di Stato incassato dalla Fiat negli ultimi 15 anni. La fonte è “Mani bucate” (Chiarelettere), il libro che mi ha portato via due anni e mezzo di lavoro a caccia di nomi e e cifre dei fondi pubblici che sono finiti alle imprese private.
Nelle precedenti puntate della rubrica ho scritto degli aiuti incassati dalla Fiat di Marchionne, invece adesso parliamo proprio di Romiti, lo “smemorato”.
Allora, dunque: Romiti è stato presidente e amministratore delegato tra il 1997 e il 1999. Ebbene, non ci crederete ma proprio in quegli anni il Lingotto ha avanzato all’Unione europea una batteria di ben 8, dico otto, aiuti in una volta sola. Nei due anni che ho impiegato a scrivere “Mani bucate” non avevo mai visto una cosa del genere: nessuno aveva mai osato tanto. Le motivazioni, poi sono fantastiche: in un caso, quello dell’Iveco di Foggia, io soldi sono stati chiesti perché (non sto scherzando) a Foggia fa caldo e bisognava adeguare gli impianti. Degli 8 aiuti richiesti da Cesare Romiti cinque sono stati accettati e tre rifiutati La somma di queste spintarelle molto poco liberali date alla più liberale delle imprese italiane (almeno così dice di sè, la lascio fare a voi.
Promemoria per Romiti
Mirafiori Carrozzeria
richiesti per 69 miliardi di lire, concessi
Pomigliano
richiesti 59,6 miliardi, concessi 39,6
Rivalta
richiesti 46 miliardi, rifiutati
Termoli
richiesti 54 miliardi, concessi
Mirafiori Meccanica
richiesti 30,3 miliardi, rifiutati
Melfi
richiesti 78 miliardi, concessi
Iveco di Foggia (2 richieste di aiuto)
richiesti 121,6 milioni di euro, concessi
richiesti 31,2 miliardi, rifiutati